Una recensione di Eugenio Lucrezi sul nr. 3 della Rivista di poesia "Levania"

Ecco l'antico che con questa antologia torna a muoversi, come è dovere del sedimento, per farsi nube opaca nel limo, ogni volta che il remo o la pala scende dalla superficie dell'oggi a muovere il fondo del suo riposo. Se un testo poetico è risultanza di un tale sommovimento, arriva a prendersi il merito di ri-flettere: riflettendo, ancora una volta si piega alla necessità di immaginarsi un passato impossibile da rivivificare tal quale, o da inventare ogni volta da zero nelle forme, insieme canoniche ed inespressive, della figura immota che si fa voce, della postura definitiva che si fa canto, della linea risolta che si fa suono. Così muovendosi, invece, l'antico si sgranchisce le gambe, l'anchilosi dei significati frantuma i becchi ossei e le creste calcificate che lo saldano al tempo passato e alle forme "date" una volta per sempre. L'azione di voce e di suono che rievoca l'antico – l'azione-di-canto – non può dunque che essere de-canta-azione: e ciò che durante tale processo resta sospeso è di gran lunga più importante di quanto alla fine, raggiunto un nuovo stato di riposo, de-posita sul fondo.
La magia dell'antico consiste pertanto nelle forze tensive che accompagnano il farsi e il disfarsi, in forme per definizione in-decise, del discorso che lo ri-evoca. Questo spazio transeunte coincide con lo spazio di praticabilità simbolica del tramandato, e la citazione arriva nei circuiti allusivi della poesia come nella casa avita: l'autore riscrive il già detto, arretra dalle posizioni, oggi non più proponibili e praticabili, della soggettività sensitiva e sentimentale, per assestarsi nella schiera della molteplicità psichica che risulta dalle stratificazioni storiche. Ogni esperienza poetica che ripensa l'antico, e dunque ogni esperienza poetica, non può che consistere, pertanto,, nel prendere posto nel coro: e corale si presenta, fin dal titolo, quest'antologia curata da Giuseppe Vetromile nell'intento di <<rinfocolare il mitico gesto della figlia di Agamennone, riattualizzandone il sacrificio per inserirlo nella nostra quotidianità>>. Allo svolgimento del compito viene chiamato dal curatore un assortimento di sedici autori tutti di sesso femminile, di tutte le generazioni (la più giovane ha venticinque anni, la meno sessantotto) e di diverse nazionalità: dieci italiane, due tedesche, due russe, una portoghese, un'albanese; poetesse dalla voce diversamente catturante, così come in modo variato viene svolto, nelle stazioni del libro, il tema assegnato: c'è chi resta all'antico e chi svolge all'attuale, chi guarda al focolare e chi al vasto mondo. Se il basso continuo dei componimenti antologizzati suona, e non sarebbe potuto essere diversamente, note dolenti, non mancano tuttavia gli accenti ironici e sorprendenti. Di tale riassunto non scontato dell'altra metà del cielo sono autrici: Lucianna Argentino, Victoria Artamonova, Gaetana Aufiero, Floriana Coppola, Ulrike Draesner, Federica Giordano, Anila Hanxhari, Giovanna Iorio, Amalia Leo, Ketti Martino, Vera Mocella, Rita pacilio, Regina Célia Pereira da Silva, Monika Rinck, Anna Tumanova, Vanina Zaccaria.

Eugenio Lucrezi


(Recensione di Eugenio Lucrezi apparsa sul nr. 3 della Rivista di poesia "Levania", dicembre 2014)

La copertina

L'autrice della copertina

La copertina rappresenta un'opera originale della pittrice Eliana Petrizzi, intitolata "Vite parallele", olio su tavola, cm. 30x29, 2008, collezione privata.

Eliana Petrizzi (Avellino, 1972) inizia ad esporre nel 1995, presentata da Massimo Bignardi. Nel corso dell'ultimo decennio riscuote il consenso della critica e dei collezionisti in occasione di prestigiose rassegne nazionali ed internazionali. Le sue numerose mostre personali sono state presentate da Vittorio Sgarbi, Paolo Rizzi, Ada Patrizia Fiorillo, Franco Marcoaldi.
Nel 2011 viene selezionata da Vittorio Sgarbi per la 54a. Biennale di Venezia, Padiglione Campania.
E' inoltre fotografa, designer e blogger.

Giuseppe Vetromile, il curatore

Giuseppe Vetromile è nato a Napoli nel 1949. E' vincitore di numerosi e importanti concorsi letterari nazionali. Ha pubblicato diversi testi di poesia, tra i quali, recentemente, "Cantico del possibile approdo" (Scuderi, 2005), "Inventari apocrifi" (Bastogi, 2009), "Ritratti in lavorazione" (Edizioni del Calatino, 2011), "Percorsi alternativi" (Marcus Edizioni, 2013). Ha poi pubblicato la raccolta di racconti "Il signor Attilio Cindramo e altri perdenti" (Kairos, 2010). E’ inserito in numerose antologie ed è inoltre citato in importanti pubblicazioni e saggi critici. Ha curato le antologie: "Attraverso la città", Edizioni Scuderi, Avellino, 2011; "Percezioni dell'invisibile", L'Arca Felice Edizioni, Salerno, 2013. Ospita importanti testi poetici e relativi commenti sul suo blog "Transiti Poetici". Suoi articoli, note critiche e varie recensioni, sono apparsi su diverse riviste letterarie nazionali e sulla stampa on-line. Promuove ed organizza eventi ed incontri letterari con il suo “Circolo Letterario Anastasiano”. E' membro di giuria in molti concorsi letterari di rilevanza nazionale ed inoltre è l'ideatore e l'organizzatore del Concorso Nazionale di poesia "Città di Sant'Anastasia".

Prove di recitazione a casa di Vanina. Napoli, 20/6/14